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|a La "colpa eventuale" nella società del rischio :
|b epistemologia dell'incertezza e "verità soggettiva" della colpa /
|c Gabriele Civello.
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|a Turino :
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|a Cover -- Quartino -- Dedica -- Indice -- CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE -- PARTE I -- LA VIOLAZIONE DELLA REGOLA CAUTELARE: LA DIMENSIONE DEONTOLOGICO-NORMATIVA DELLA COLPA -- CAPITOLO I -- IL RUOLO DELLA REGOLA CAUTELARE E DELLA SUA VIOLAZIONE NEL FATTO TIPICO COLPOSO: IL TRAPASSO DALLA CONCEZIONE PSICOLOGICA ALLA CONCEZIONE NORMATIVA DELLA COLPEVOLEZZA -- CAPITOLO II -- LA NOZIONE DI "REGOLA CAUTELARE" ED I PERICOLI IN MALAM PARTEM CONNESSI ALLA PROLIFERAZIONE DI REGOLE DI CONDOTTA: IL SETTORE DELLA SICUREZZA DEL LAVORO -- CAPITOLO III -- L'INDIVIDUAZIONE DELLA REGOLA CAUTELARE IN TEMA DI PREVISIONE E PREVENZIONE DELLE CALAMITÀ NATURALI: IL CASO DEL TERREMOTO DELL'AQUILA -- CAPITOLO IV -- LA NOZIONE DI "REGOLA CAUTELARE" ED I PERICOLI IN BONAM PARTEM CONNESSI ALLA SUA APPLICAZIONE ESTENSIVA: IL "LABORATORIO" DELLE LINEE-GUIDA NELLA RESPONSABILITÀ MEDICA -- CAPITOLO V -- LA "CONCRETIZZAZIONE DEL RISCHIO": INSIDIE E TRABOCCHETTI SOTTESI ALL'INDIVIDUAZIONE DEL NESSO DI RISCHIO -- CAPITOLO VI -- CONCLUSIONI INTERLOCUTORIE: PER UNA INTERPRETAZIONE "EQUILIBRATA" DELLA NOZIONE DI 'REGOLA CAUTELARE' -- PARTE II -- LA PREVEDIBILITÀ DELL'EVENTO: LE APORIE DELLA "COLPA EVENTUALE" QUALE PREVEDIBILITÀ DEL RISCHIO ED IMPOSSIBILITÀ DI ESCLUDERE L'"EVENTO-LIMITE" -- CAPITOLO I -- LE TEORIE DELLA CAUSALITÀ EFFICIENTE E DELLA PREVEDIBILITÀ DELL'EVENTO TRA IL XIX SECOLO E LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA -- CAPITOLO II -- LA PREVEDIBILITÀ DELL'EVENTO IN TEMA DI COLPA SPECIFICA: LE APORIE DEL DIRITTO VIVENTE -- CAPITOLO III -- DALLA PREVEDIBILITÀ DELL'EVENTO ALLA PREVEDIBILITÀ DEL "GENERE" DI EVENTI: DAI DISASTRI DEL VAJONT (1963) E DI STAVA (1985), ALL'ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI ALL'AMIANTO ED AL CLORURO DI VINILE MONOMERO.
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|a CAPITOLO IV -- DALLA PREVEDIBILITÀ DEL GENERE DI EVENTO ALLA PREVEDIBILITÀ DELL'"EVENTO-LIMITE" O "EVENTO-CATASTROFE": LE CALAMITÀ NATURALI E LA WORST-CASE ANALYSIS -- CAPITOLO V -- ALCUNI MODELLI GIURISPRUDENZIALI ANCORATI ALLA PREVEDIBILITÀ DELL'EVENTO SICCOME HIC ET NUNC VERIFICATOSI -- CAPITOLO VI -- DALLA PREVEDIBILITÀ DELL'"EVENTO-LIMITE" ALLA PREVEDIBILITÀ DEL 'RISCHIO' DI EVENTO: IL CASO DEL TERREMOTO DELL'AQUILA -- CAPITOLO VII -- LA NUOVA FIGURA DELLA "COLPA EVENTUALE": L'INFONDATEZZA NORMATIVA DELLA COLPA INTESA QUALE MERA PREVEDIBILITÀ DI UN RISCHIO -- CAPITOLO VIII -- LA NUOVA FIGURA DELLA "COLPA EVENTUALE": L'INFONDATEZZA DOGMATICA DELLA COLPA QUALE MERA PREVEDIBILITÀ DI UN RISCHIO -- CAPITOLO IX -- LA "COLPA EVENTUALE": L'APPRODO ALLA COLPA DEL TIPO D'AUTORE. IL TRAMONTO DELLA TEORIA DEL REATO E L'ALBA DELLA (SOLA) TEORIA DEL REO QUALE CAPRO ESPIATORIO -- CAPITOLO X -- PER UN PROGETTO DI PARS CONSTRUENS: LA 'VERITÀ SOGGETTIVA' DELLA COLPA QUALE VIZIO DELLA VOLONTÀ CONSENTE DI SUPERARE LE APORIE DELLA "COLPA EVENTUALE" -- PARTE III -- L'EVITABILITÀ DELL'EVENTO: LE APORIE DEL DIRITTO VIVENTE IN TEMA DI CONDOTTA ALTERNATIVA DILIGENTE -- CAPITOLO I -- L'EVITABILITÀ DELL'EVENTO NELLO STATUTO DELLA COLPA: LA CAUSALITÀ DELLA COLPA E LA ESIGIBILITÀ DELLA CONDOTTA ALTERNATIVA DILIGENTE -- CAPITOLO II -- CAUSALITÀ DELLA COLPA E "AUMENTO DEL RISCHIO": L'INAMMISSIBILE IATO TRA STATUTO DELLA CAUSALITÀ MATERIALE E STATUTO DELLA CAUSALITÀ DELLA COLPA -- CAPITOLO III -- LA DIMENSIONE SOGGETTIVA DELLA EVITABILITÀ: L'ESIGIBILITÀ DELLA CONDOTTA ALTERNATIVA DILIGENTE -- CAPITOLO IV -- L'ESIGIBILITÀ DELLA CONDOTTA ALTERNATIVA DILIGENTE NELLA GIURISPRUDENZA DI LEGITTIMITÀ -- CAPITOLO V -- BREVI CONCLUSIONI IN MERITO ALLA "EVITABILITÀ DEL RISCHIO" NELLA C.D. "COLPA EVENTUALE" -- CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE -- Bibliografia -- INDICE DEI NOMI.
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|a Il presente studio vorrebbe costituire un sommesso ed interlocutorio tentativo, senza pretese di esaustività e completezza, di riscoprire la 'verità soggettiva' della colpa tramite un'indagine, alfine, ontologica (o essenziale), volta al superamento dell'impasse post-moderna della "colpa di rischio" quale colpa iper-normativa o, più semplicemente, colpa solo normativa .Beninteso: l'onnipresente ed irrinunciabile filtro della normatività (quale antidoverosità della condotta, in quanto contraria al precetto cautelare) consentirà di fugare ogni paventato rischio di "inquinare" l'indagine giuridica sulla colpa mediante valutazioni o considerazioni di carattere psicologico od intuizionistico, come certe critiche all'ontologismo intendono prefigurare. Nella prima parte del lavoro, dopo un breve excursus circa il trapasso dalle teorie psicologiche alle teorie normative della colpevolezza, si cercherà di porre in luce il deficit di approfondimento che la categoria di "regola cautelare" sconta ancora, quale pesante ipoteca, in seno al diritto vivente; proprio tale deficit, come si vedrà, comporta che la nozione di "regola cautelare" venga spesso manipolata in malam partem ed in bonam partem, ben oltre i confini concettuali propri della "cautelarità" e ad essa coessenziali. Alcuni esempi giurisprudenziali e normativi, circa un'applicazione distorta della antidoverosità cautelare, ed anche del principio di concretizzazione del rischio, renderanno indispensabile fare il "punto della situazione" e trarre alcune brevi conclusioni - sia pur assolutamente interlocutorie - circa cosa debba essere realmente inteso per 'regola cautelare'. Nella seconda parte del lavoro - ci si consenta, vero cuore pulsante della ricerca - dopo un ulteriore excursus delle principali teorie della colpa e, in particolare, del trapasso dalla causalità efficiente alla teoria della
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|a Prevedibilità, verrà tematizzata la complessa e preoccupante parabola interpretativa che la 'prevedibilità dell'evento' ha subìto nella giurisprudenza degli ultimi decenni. Si avrà, così, modo di osservare lo slittamento dalla prevedibilità dell'evento hic et nunc verificatosi, alla prevedibilità della "classe" o del "genere" di eventi (che la regola cautelare mirava a prevenire), donde l'indebita sovrapposizione tra dimensione soggettiva della prevedibilità e dimensione oggettiva della concretizzazione del rischio (sulla scorta di una non condivisibile estensione, nell'ambito della colpa, della topica della objektive Zurechnung, nonché dei profili nomologici di ri-descrizione dell'evento tipico); e ciò sino agli ultimi approdi della colpa quale prevedibilità del rischio di un evento, declinata in termini di impossibilità di escludere anche l'evento peggiore (worst-case analysis) o l'evento-catastrofe. La recente sentenza sul terremoto dell'Aquila (avvenuto il 6 aprile 2009) costituirà un pregnante e fecondo banco di prova in cui enucleare e collaudare una tale "nuova" forma di colpa che, per l'appunto, verrà battezzata "colpa eventuale" (sull'evidente calco semantico del dolo eventuale). Proprio le stesse aberranti conseguenze derivanti dalla "colpa eventuale", emergenti dal piano prasseologico e denotanti un vero e proprio scardinamento della colpa dal proprio alveo classico, renderanno ulteriormente impellente ed improcrastinabile la preannunciata indagine ontologica circa la natura della colpa quale vizio della volontà: se nella filosofia aristotelica furono, all'alba dell'Occidente, tematizzati ed indagati i più profondi gangli del vizio e della virtù e se da tale fucina emerse la nostra concezione della colpa quale fonte di biasimo etico e, dappoi, di imputazione e responsabilità giuridica, proprio attingendo al pensiero dello Stagirita sarà
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|a Possibile ritrovare una bussola teoretica idonea a superare l'impasse della post-moderna "colpa di rischio". Nella terza ed ultima parte del lavoro, infine, si affronterà il tema della evitabilità dell'evento, suddividendo immediatamente il medesimo in due "tronconi": la dimensione oggettiva della evitabilità, quale "causalità della colpa"; la dimensione soggettiva della evitabilità, quale "esigibilità della condotta alternativa diligente". Sotto il primo profilo, già di per sé sconfinato, si mostreranno le aporie derivanti da una declinazione della "causalità della colpa" in termini probabilistici di mero aumento del rischio (declinazione che, invece, appare perlopiù confutata ed abbandonata nel settore della "causalità materiale"). Sotto il profilo della esigibilità, invece, si cercherà di mettere in luce come il parametro dell'homo ejusdem condicionis et professionis, ove calato all'interno del tema della evitabilità dell'evento, possa condurre a soluzioni interpretative contrarie alla stessa natura e struttura della colpa
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