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La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia : Questioni preliminari. /

In questo volume si è cercato di impostare una riflessione sul tema della ricostruzione giudiziale dei crimini di guerra nazifascisti in Italia che ponesse in evidenza tre aspetti fondamentali: in primo luogo, la genesi e lo sviluppo (nonché il mancato sviluppo) dell'attività giudiziaria ita...

Descripción completa

Detalles Bibliográficos
Clasificación:Libro Electrónico
Autores principales: Buzzelli, Silvia (Autor), De Paolis, Marco (Autor), Speranzoni, Andrea (Autor)
Formato: Electrónico eBook
Idioma:Italiano
Publicado: Torino [Italy] : G. Giappichelli Editore, 2014.
Temas:
Acceso en línea:Texto completo
Tabla de Contenidos:
  • Presentazione; Capitolo Primo; Giudicare senza necessariamente punire; 1. A mo' di premessa: il perché di un aggettivo.; 2. I panni del nemico.; 3. Lo sterminio del nemico: un punto di non ritorno.; 4. Segue: teorizzazioni italiane e crudeltà naziste.; 5. La strana mappa della giustizia sovranazionale e le sentenze pronunciate dopo più di sessantanni dai crimini nazifascisti.; 6. "Giustizia dei vincitori": un appellativo ambiguo.; 7. Le vicende italiane emblema della "giustizia di transizione."
  • 8. Una singolare chiave di lettura dei casi giudiziari in grado di superare il disagio del giurista: la rivisitazione del vocabolario classico. 9. La componente tragica: la sfida di Antigone, ovvero il rifiuto di eseguire gli ordini, il dovere di disobbedienza.; 10. Il ricorso alle figure retoriche: la metafora del macello per descrivere la dismisura criminale.; 11. La metafora della caccia per comprendere la posizione processuale degli accusati e il ruolo delle vittime.; 12. Il mito dell'oblio pubblico e le ricadute nella sfera giudiziaria: amnistia legale, colpi di spugna, insabbiamenti.
  • 13. Oblio illecito e verità: il senso di giudicare, in ogni caso, anche a distanza di decenni. 14. Il tradizionale confronto tra il mestiere del giudice e le libertà dello storico: motivare la sentenza non è come scrivere la storia.; Capitolo Secondo; La punizione dei crimini di guerra in Italia; 1. Indagare sui crimini contro l'umanità: il tempo e l'inchiesta.; 2. Il problema dei crimini di guerra e i primi processi promossi dagli alleati in Italia.; 3. I processi dei tribunali italiani: fascisti e collaborazionisti.; 4. I processi dei tribunali italiani: i criminali tedeschi ed austriaci.
  • 5. La prima fase: il passato (dal dopoguerra al 1994).6. La seconda fase: la ripresa dei processi (dal 1994 al 2002).; 7. La terza fase: i processi per le grandi stragi e il nuovo metodo investigativo.; 8. Conclusioni.; Appendici al Capitolo Secondo; Appendice A al 6; Appendice B al 7; Capitolo Terzo; Il testimone della disumanizzazione nei processi italiani per crimini di guerra; 1. Giudicare la "guerra ai civili" attraverso la testimonianza nella ricostruzione processuale e nel discorso storico.; 2. Il testimone degli eccidi ed il paradigma dello "stato di eccezione."
  • 3. Il "tempo non curato" e la narrazione testimoniale delle vittime.4. L'utilità del raffronto con le esperienze giudiziarie europee: il caso dei "processi ad Auschwitz" ed il "caso Demjanjuk".; 5. Segue: il "caso Barbie".; 6. Segue: il "caso Papon".; 7. Segue: il "caso Touvier".; 8. Segue: il "caso Bousquet".; 9. Segue: processo, tempo ed emersione del trauma. I casi italiani.; Capitolo Quarto; Problematiche relative alle parti eventuali nei processi italiani per crimini di guerra; 1. La costituzione di parte civile dei familiari delle vittime.