Sumario: | Macchine potenti, versatili e multiformi, capaci di aiutarci nelle attività più faticose, difficili, al limite dell'impossibile. Macchine che esplorano territori a noi inaccessibili, dai pianeti lontani alle parti più intime del nostro corpo. I robot. Ci somigliano e come noi sanno imparare dall'esperienza, decidere in modo autonomo, muoversi in libertà, comunicare con il linguaggio e con la mimica. Presto li useremo come estensioni del nostro corpo, per migliorarci e renderci più sani e forti. E forse, domani, saranno simili agli organismi viventi. Dal Golem a Terminator, è dalla notte dei tempi che l'umanità sogna queste creature immortalandole in figure di eroi salvifici o di mostri temibili nel mito, nella letteratura, nel cinema. E oggi questi figli dell'immaginazione e della conoscenza, questi simboli del legame inscindibile tra uomo e tecnologia approdano dal regno della fantasia alla realtà quotidiana, inaugurando quella che per gli esperti sarà l'era dei robot. Siamo pronti al loro debutto in società? Riusciremo a convivere con queste macchine senza divenirne schiavi? Sapremo farne un uso pacifico, per il bene dell'umanità e dei robot stessi? Questo libro propone alcune riflessioni su questi temi, a partire dai robot di ultima generazione e dalle visoni di umanisti e scienziati di fama internazionale: il robotico Bruno Siciliano, i filosofi della scienza Guglielmo Tamburrini e Roberto Cordeschi, l'eclettico ingegnere scrittore Giuseppe O. Longo, i promotori della "roboetica" Gianmarco Veruggio e Fiorella Operto, l'antropologa Daniela Cerqui, il bioingegnere Marcello Ferro. .
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