Sumario: | Pensieri e sentimenti sono spesso stati considerati, studiati separatamente. Ricerche recenti, in ambito psicologico, neuroscientifico sottolineano l'unitarietà, la reciproca influenza dei processi cognitivi ed emotivi, lo stretto rapporto fra natura e cultura. La vita psichica, sin dalle sue origini, dalle sue prime esperienze relazionali si sviluppa in tutte le sue funzioni. Nel corso degli anni si continua ad apprendere, a memorizzare, a crescere sul piano del pensare e del sentire. Anche da vecchi si può sempre imparare e perfezionare ciò che si pensa e si prova. Il benessere o il malessere coinvolgono la storia e la vita delle persone, nella loro complessità. Quando vengono colpiti gli affetti ne risentono i pensieri, gli atteggiamenti, le relazioni con gli altri. Nelle situazioni vissute positivamente si è più facilmente portati ad essere ottimisti, disponibili verso l'ambiente circostante, spesso ci si sente meglio anche fisicamente. Mente e cervello nascono insieme e non si separano mai, sono entrambi testimoni della biografia di un individuo; il loro destino è connesso alle esperienze, alla qualità e caratteristiche dei pensieri e dei sentimenti, al loro grado di consapevolezza, al desiderio di saperne sempre di più, di noi stessi e di quanto ci accade. La dimensione relazionale, l'intersoggettività, il significato degli affetti, la cultura, la libertà dello spirito creativo caratterizzano il pensare e il sentire, l'apprendere e il ricordare, la verità narrativa di una persona, dall'infanzia alla vecchiaia. Il volume raccoglie in una prospettiva interdisciplinare vari contributi sulle emozioni e sull'apprendimento, sul sentire e sul pensare e può essere di aiuto a medici, psicologi, professionisti della salute, ricercatori, studenti e a tutte quelle persone a cui stanno a cuore l'unitarietà e le speranze dell'essere umano.
|